DALLA MATERIA PRIMA AL PRODOTTO FINITO

LA LAVORAZIONE DELLE PELLI

L'uso delle pelli nella storia

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La lavorazione delle pelli ebbe inizio nella preistoria, quando l’uomo iniziò ad utilizzare le pelli provenienti dagli animali uccisi per coprirsi.

Le pelli garantivano un buona protezione ma essendo facilmente putrescibili, si rese necessario trattarle in modo da renderle più stabili.

Si ritiene che la prima tecnica per la conservazione sia stata l’essiccazione che però conferiva una notevole rigidità alla pelle. Poi furono scoperte le proprietà concianti dell’aldeide contenuta nei fumi provenienti dalla combustione di fogliame verde. Ma il vero passo in avanti si ebbe con la scoperta dei tannini naturali, in primis la quercia che permisero di stabilizzare la struttura collagenica della pelle rendendola imputrescibile.

Nel Medioevo invece venne introdotta la calce viva per la depilazione delle pelli, processo utilizzato tutt’ora.

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Tutte queste tecniche, per quanto modificate e migliorate nel corso dei secoli, richiedevano comunque tempi molto lunghi, è stato nel 19° secolo che l’introduzione dei sali di cromo per la concia permise una drastica riduzione delle tempistiche e questo aprì le porte all’industrializzazione del processo.

Quando parliamo di pelli in generale molto spesso intendiamo le pelli che provengono da bovini, ma non esistono solo queste pelli, perché in teoria le pelli provenienti da tutti gli animali possono essere conciate.

Dagli animali più comuni, come cavalli, pecore, capre e maiali, possiamo spaziare agli animali più esotici, come lo struzzo, il coccodrillo o il pitone. Molti animali però fortunatamente sono protetti da leggi internazionali che ne vincolano la commercializzazione.

Classificazioni

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Sesso ed età:

All’interno della grande categoria delle pelli bovine, si possono fare numerose classificazioni.

La prima in base al sesso ed all’età dell’animale :

  • Vacca: bovino femmina che abbia già partorito
  • Scottona: bovino femmina che non abbia ancora partorito e dalla età di circa 16/20 mesi
  • Vitello: bovino maschio o femmina di età inferiore ai 12 mesi
  • Bovetto: bovino maschio adulto di pezzatura inferiore a quella del toro
  • Toro : bovino maschio adulto

Peso coda e Scacco peso:

La seconda classificazione delle pelli avviene in base al peso coda che rappresenta il peso delle stesse subito dopo che l’animale è stato scuoiato.

Le pelli infatti vengono acquistate in base ad un range di peso, detto scacco peso, per cui possiamo avere dei vitelli 12 o dei tori 30/40, dove nel primo caso le pelli avranno un peso inferiore ai 12 kg mentre nel secondo caso il loro peso sarà compreso tra 30 e 40 kg.

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Conservazione:

Un’ altra classificazione delle pelli può esser fatta in base alle modalità di conservazione adottate.
Le pelli subito dopo essere state rimosse dalla carcassa si deteriorano molto velocemente proprio come la carne lasciata fuori dal frigorifero diventa avariata.

Le principali tecniche di conservazione sono:

  • Essiccazione: le pelli vengono fatte essiccare al sole per rimuovere la maggior parte dell’acqua
  • Salagione: le pelli sono sottoposte a salagione, di solito per almeno 21 giorni, con cloruro di sodio (il normale sale da cucina)
  • Salamoia: le pelli sono trattate in vasche piene d’acqua dove è stato sciolto all’interno del cloruro di sodio 

Quindi, in base alla tecnica di conservazione avremo:

  • Pelli fresche: pelli che non hanno subito nessun trattamento di conservazione, si presentano come appena uscite dal macello, la loro conservazione non va oltre le 24 max 48 ore, di solito viaggiano sotto ghiaccio in appositi camion e vengono lavorate immediatamente
  • Pelli salate fresche: sono pelli che hanno subito un trattamento di salatura per almeno 21 giorni, queste pelli si conservano per alcuni mesi, in relazione anche alla temperatura ambientale
  • Pelli salamoiate: pelli sottoposto a salamoia in vasca
  • Pelli essiccate: pelli sottoposte ad essiccazione

La maggior parte delle pelli grezze viene conservata sotto sale.

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Provenienza:

Anche l’origine, intesa come il luogo in cui sono stati allevati gli animali, ha un’influenza sul prodotto, perché molto spesso, ogni zona ha una preponderanza di una specie di bovini e peculiari modalità di allevamento.

Ne consegue che un toro della Francia del Nord non è uguale ad un toro del Sud Germania che è a sua volta diverso da un bovino inglese.

Alcune provenienze sono più pregiate di altre, proprio per le caratteristiche intrinseche della pelle.

Per esempio, c’è una notevole differenza tra una pelle proveniente dal Brasile ed una proveniente dalla Germania.

LE FASI DEL PROCESSO PRODUTTIVO

Le fasi del processo produttivo dalla 1 alla 6 sono da effettuarsi nell'ordine in cui compaiono, dalla fase 7 in poi non è necessario eseguirle in modo consequenziale.
1 )  RINVERDIMENTO E CALCINAIO
2 )  SCARNATURA E SPACCATURA
3 )  CONCIA
4 )  PRESSATURA E RASATURA
5 )  RICONCIA - TINTURA E INGRASSO
6 )  ASCIUGATURA
7 )  PALISSONATURA
8 )  RIFINIZIONE
9 )  BOTTOLATURA
10 )  STAMPA
11 )  STIRATURA E MISURAZIONE
12 )  PROVE DI LABORATORIO

MAGAZZINO DELLE PELLI GREZZE

Magazzino

Il processo di trattamento delle pelli generalmente salate e in casi particolari (in vicinanza del macello alla conceria) fresche in camion frigoriferi, ha il suo inizio dall'operazione di perizia e immagazzinaggio dei prodotti grezzi. Già da questo momento prendono avvio i controlli di qualità che verranno poi proseguiti costantemente durante tutte le lavorazioni, sino all'ultima verifica chimico-fisica del prodotto finito. Essenziale, a questo scopo, è la funzionalità e modernità dei laboratori e la competenza professionale dei tecnici che intervengono in ogni fase del ciclo, controllando anche i prodotti chimici, le condizioni fisiche, e così via: un compito impegnativo, di tutti i giorni.

MAGAZZINO DELLE PELLI GREZZE

RINVERDIMENTO E CALCINAIO

Bottale per rimuovere il sale

Come abbiamo detto in precedenza la maggior parte delle pelli sono conservate sotto sale; quindi prima di essere lavorate è necessario fare ruotare le pelli all’interno di un’apposito bottale dove grazie all’ azione meccanica si rimuove il sale di conservazione.

Durante la conservazione le pelli hanno perso buona parte della loro acqua; la fase di Rinverdimento punta proprio a lavare e reidratare le pelli per riportarle allo stato di fresche.

La fase di Calcinaio invece, grazie all’ausilio di prodotti chimici quali la calce consente la completa rimozione dei peli.

Calcinaio


A titolo informativo va detto che esistono anche calcinai conservativi dove si conserva il pelo per ottenere articoli quali il “cavallino”.

SCARNATURA

Scarnatura

Sia che la scuoiatura avvenga manualmente (oramai in disuso in Europa) sia a strappo, parte della carne dell’animale rimane attaccata allo strato epidermico; questa carne e grasso devono esser rimossi per poter procedere con la lavorazione.

La scarnatura svolge appunto questo compito dove una serie di lame munite di coltelli rimuove la carne in eccesso.

SCARNATURA

SPACCATURA

Spaccatura_01

Ora le pelli possono essere  spaccate.

La Spaccatura è un’operazione meccanica che consente di dividere in due nel senso dello spessore la pelle, per ottenere lo strato superiore denominato “Fiore” e lo strato inferiore, meno pregiato, “Crosta”.

Questa fase non è sempre presente perché le pelli possono esser conciate sia da spaccate che in pieno spessore.

Spaccatura_02
Spaccatura_03
Spaccatura_04

Dalla fase di spaccatura (in trippa o in wet blue) si ottengono due prodotti:

la parte superiore detta “FIORE
Fiore


la parte inferiore della “CROSTA

Crosta

CONCIA

Bottali_concia
Fase cruciale del processo produttivo.

E’ proprio in questa fase che attraverso l’impiego di determinate sostanze otteniamo da una materia degradabile un prodotto stabile che si conserva nel tempo.

Per la concia delle pelli possono essere impiegate numerose sostanze, quali:

Tannini vegetali (mimosa, castagno, ecc.)

Alluminio

Aldeide

Zirconio

Ma quella maggiormente usata è il Cromo (solfato basico di cromo).


Per esser conciate le pelli vengono caricate in appositi bottali dove vengono aggiunti i prodotti chimici secondo una precisa ricetta. I parametri quali temperatura e Ph sono costantemente monitorati per garantire un prodotto ottimale.

Le pelli dopo la fase di concia prendono il nome di “wet blue” dal caratteristico colore azzurro conferito dal cromo.

Wet_Bue

 

CONCIA

PRESSATURA E RASATURA

PressaturaLe pelli allo stato di wet blue non possono essere utilizzate per produrre dei manufatti, saranno infatti necessarie numerose ulteriori lavorazioni per ottenere l’articolo voluto.

La Pressatura elimina la maggior parte dell’acqua presente nella pelle e la prepara per la rasatura.

La Rasatura consiste nella asportazione di parte del “lato carne” (parte inferiore del manto) per conferire uniformità di spessore a tutta la superficie.

Rasatura

RICONCIA

Riconcia

Altra fase cruciale del processo.

Le pelli caricate in appositi bottali (di dimensioni inferiori rispetto a quelli per la concia) sono riconciate, cioè vengono aggiunti ulteriori sostanze concianti o riempienti, in modo tale da conferire al prodotto finito il desiderato grado di pienezza, morbidezza, pastosità, resistenza al sudore ed altro.

Come riconcianti si usano tannini, sali di cromo o altri sali.

Riconcia 2

RICONCIA

TINTURA

Tintura 1
La Tintura conferisce alla pelle il colore richiesto. Generalmente si usano coloranti idrosolubili o dispersi e il processo dipende strettamente dal tipo di concia effettuato

INGRASSO

Ingrasso
L’Ingrasso conferisce alla pelle le caratteristiche di morbidezza e migliora le proprietà meccaniche in genere. Si usano oli e grassi di origine animale o vegetale, oli sintetici ed oli minerali.

INGRASSO

ASCIUGATURA

Dopo la fase di Riconcia, Tintura ed Ingrasso le pelli sono nuovamente bagnate e vanno quindi asciugate.

Esistono differenti tipi di asciugatura, ognuno dei quali conferisce determinate caratteristiche all’articolo finito:

SOSPENSIONE ALL'ARIA (Catene Aeree)

Asciugatura_per_sospensione


SOTTOVUOTO

Asciugatura_per_sospensione


TELAIO 
(arredamento) le pelli sono stese su delle griglie e poste in tensione con delle pinze, dopodiché sono inserite in un forno a circolazione d’aria calda forzata dove le pelli si asciugano

Asciugatura_per_sospensione

PALISSONATURA

Palissonatura_1

La palissonatura aumenta la morbidezza della pelle per stiramento, rendendola uniformemente più cedevole.

Palissonatura_2

PALISSONATURA

RIFINIZIONE

Con la rifinizione si nobilita l’aspetto del cuoio, oltre a proteggerne la superficie.

In generale, sul fiore vengono applicati, con vari tipi di macchine (spruzzi o spalmatrici), resine polimeriche, caseine, cere, pigmenti e coloranti, allo scopo di impartire con precisione il colore voluto, dare brillantezza, tatto e tante altre caratteristiche.

In questa fase si possono ottenere diversi effetti, quali bicolori o effetti perlati, si possono aumentare le caratteristiche per superare i severi test automobilistici oppure preservare l’aspetto naturale come per le aniline.

Immagini di una linea di spruzzatura, con una o più cabine, seguite da un tunnel di asciugatura.

Rifinizione 1

Rifinizione 3

Rifinizione 2


BOTTALATURA

Bottalatura

Le pelli vengono poi messe in particolari botti, nelle quali vengono regolate la temperatura e l’umidità, per migliorare la morbidezza finale dell’articolo e “scaricare” la rifinizione.

BOTTALATURA

STAMPA

La stampa può essere a piatto o in continuo.

STAMPA A PIATTO: sulla pelle viene posta una piastra che reca incisa una goffratura, sulla piastra viene esercitata una pressione che trasferisce il “disegno” sulla pelle.

Stampa_a_piatto_1

Stampa_a_piatto_2


STAMPA IN CONTINUO: al posto del piatto di stampa troviamo un cilindro goffrato, riscaldato ad olio.

Modificando la temperatura, la pressione e la velocità, possiamo avere stampe più o meno incise.

Stampa_in_continuo_1

Stampa_in_continuo_2

STIRATURA E MISURAZIONE

Stiratura

È la fase finale, dove attraverso un rullo liscio le pelli vengono stirate, proprio come si fa con i tessuti, per eliminare eventuali pieghe e prepararle per la misurazione.

MIsurazione

STIRATURA E MISURAZIONE

PROVE DI LABORATORIO

Per garantire gli standard qualitativi, ogni lotto deve essere testato per verificarne la conformità alle specifiche esigenze del Cliente.

Comunemente le prove eseguite internamente sono di carattere fisico, pensiamo infatti alle prove di solidità del colore allo sfregamento, abrasioni, trazioni, strappo, ecc.

Prove_di_laboratorio_01

Prove_di_laboratorio_02

Prove_di_laboratorio_03

CARATTERISTICHE NATURALI

La pelle come il legno è un prodotto naturale e come tale presenta delle caratteristiche che la rendono unica.
Le caratteristiche che distinguono una pelle da un'altra sono dovute a varianti naturali e all'ambiente in cui gli animali hanno vissuto.
Ecco un esempio di pelle con particolare unico.
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CURIOSITÀ

Alcune fotografie di archivio su come si conciava la pelle in Italia nel secolo scorso, durante gli anni '50.

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